La nascita prematura di un figlio e il ricovero in Terapia Intensiva Neonatale (TIN) a causa di complicazioni nei primi giorni di vita sconvolgono la vita dei genitori e non solo.
Papà e mamma sono assaliti da ansia, angoscia, preoccupazioni e rabbia in un momento importante e allo stesso tempo delicato della loro vita.
Nei genitori scatta un senso di responsabilità e impotenza nei confronti del loro figlio che li trascinano a vivere momenti di paura e solitudine.
Il distacco repentino dal piccolo provoca nella mamma un forte senso di colpa e disorientamento che complicano il momento già di per sé difficile.
Il periodo di ricovero in Terapia Intensiva Neonatale è un momento di distacco per i genitori che lo vivono con disagio e avvertono paura per le condizioni di salute del loro bambino.
La TIN diventa la nuova ‘casa’ per i bambini e i loro genitori, una nuova dimensione spazio-temporale dove la vita quotidiana è stravolta e ci si ri-organizza in base alla nuova priorità.
In questi ultimi mesi l’emergenza sanitaria del Covid-19 ha amplificato i sentimenti di paura e angoscia a causa del numero contingentato di visite concesse ai genitori. Sempre minor tempo consentito alla mamma e al papà per poter stare con il proprio figlio e seguire la sua crescita.
Ad oggi è consolidata l’idea che occorre un approccio multidisciplinare per offrire in modo adeguato un’assistenza all’intera famiglia che vive questa situazione. Il supporto psicologico è fondamentale per i genitori dal momento del parto al distacco fino al ritorno a casa.
Nella vita dei genitori che vivono questo momento difficile rimarranno per sempre ricordi indelebili.